Expo di Osaka, Giappone

Genio Toscano.

La creatività oltre lo spazio e il tempo

Regione Toscana e Museo del Tessuto di Prato 13 – 19 luglio 2025

I tessuti di Prato volano in Giappone. Per Expo 2025 Osaka, dal 13 al 19 luglio la Regione Toscana presenta ad Osaka la mostra “Genio Toscano. La creatività oltre lo spazio e il tempo” all’interno del Padiglione Italia, con la guida del Commissariato Generale di sezione per la partecipazione italiana a Expo 2025 Osaka.

Tessuti unici e avanzatissimi, selezionati dal Museo del Tessuto di Prato, grazie alla collaborazione con alcune aziende del distretto pratese, saranno esposti all’Expo di Osaka in Giappone in una mostra dedicata alla sostenibilità allestita nel padiglione italiano disegnato da Mario Cucinella. Realizzati con lana, cotone e fibre sintetiche riciclate, provenienti da abiti usati e scarti di produzione, i tessuti selezionati ricordano come il distretto tessile pratese abbia sviluppato tra i primi il recupero della lana rigenerata.

 

Pontetorto è tra i protagonisti selezionati per questa splendida avventura che intende portare in Giappone, terra di grandi tradizioni tessili e oggi avamposto di innovazione tecnologica nel fashion system, quella cultura antica in termini di tessile circolare che guarda al futuro con grande visione e conoscenza.

 

La tradizione del riciclo tessile in Italia è molto antica. Nella città di Prato la lana cardata rigenerata, ovvero riciclata da vecchi indumenti o da scarti, dà origine ad una vera a propria industria a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Questa lavorazione viene importata dall’Inghilterra intorno al 1850 e si sviluppa grazie all’utilizzo di particolari macchine che permettevano di “strappare” i vecchi tessuti, per riportarli allo stato di fibra. Una volta eseguito questo processo, la fibra riciclata veniva resa omogenea e poi di nuovo filata e tessuta.

Da allora Prato ha costruito un distretto produttivo innovativo grazie all’abilità nel recupero degli stracci, dando nuova vita ai tessuti di scarto. Oggi, tecnologie particolarmente avanzate consentono il riciclo di poliestere, nylon e acrilico, oltre a importanti certificazioni che garantiscono la trasparenza e la tracciabilità nella filiera tessile.

Nonostante solo il 15% degli abiti dismessi venga riciclato a livello mondiale, I tessuti rigenerati sono una grande opportunità per l’intero sistema produttivo tessile e per la moda Made in Italy. In particolar modo è importante per il distretto di Prato, che vanta una lunga storia nel recupero e lavorazione anche per il famoso “cardato rigenerato” in lana. A Prato ogni anno vengono prodotte oltre 20.000 tonnellate di fibre rigenerate grazie a una catena di produzione altamente specializzata.

Se in passato i tessuti riciclati erano generalmente di qualità inferiore a quelli originali (downcycling), oggi è possibile sviluppare prodotti addirittura migliori (upcycling) grazie alla creatività ed alla competenza tecnica dei designer tessili. Ad esempio, la lana rigenerata  è sostenibile perché non deve essere tinta, per cui non utilizza coloranti chimici dannosi per la salute e l’ambiente.

Questi risultati mostrano come i tessuti di alta qualità e la responsabilità ambientale possano andare di pari passo. Il Museo del Tessuto di Prato, il più grande centro culturale italiano per il patrimonio tessile, celebra l’evoluzione di questo antico settore e il ruolo essenziale dei tessuti rigenerati nel modello di economia circolare del futuro.